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Archive for 2012

UN BRINDISI CON GLI ZAR


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...3...2..1...BUON ANNO!!!!! Lo so, lo so, è ancora presto, ma almeno per il look della notte del  31 Dicembre dobbiamo anticipare i tempi. Normalmente sono tra quelli che non sanno cosa fare a Capodanno fino al giorno prima e rimangono in attesa nella speranza che qualche amico prenda l'iniziativa
Ma per la scelta dei look per le feste bisogna abbandonare la pigrizia, infatti che sia un party chic  o una semplicissima cena a casa di amici è sempre meglio arrivarci con le idee già chiare.
Quest'anno l'ispirazione è partita dal film Anna Karenina ( nelle sale italiane a febbraio) in cui una sofisticata Keira Knightley indossando abiti avvitati, pizzi, pietre preziose, colli e colbacchi di pellicce, reinterpreta la protagonista della struggente storia d'amore raccontata dall'omonimo romanzo russo di Tolstoj.



                  




E allora, ribellandoci dal periodo di crisi che ci ha imposto una certa austerità e  visto che la moda di quest'inverno ce lo permette, perché non scegliere questo mondo romantico, ricco, baroccheggiante, pieno di fregi e ricami per augurarci uno splendido 2013? (Nelle foto: locandina film- cappotto Burberry Prorsum - abito al ginocchio H&M – borsa Braccialini – stivaletti Oscar Della Renta – abito lungo Buberry Prorsum  -  orecchini Tom Binns – Giacca R. Owens )

L'AMORE NON GUARDA CON GLI OCCHI


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Dall’11 febbraio 2010, quando Alexander McQueen ha deciso di porre fine alla sua vita a soli 40 anni, il mondo della moda è stato privato dello stilista più rivoluzionario degli ultimi tempi.


Un uomo tormentato, schivo che riusciva però  a rappresentare sulle passerelle scenari fiabeschi, provocatori, visionari, eccessivi e allo stesso tempo raffinati. In realtà le sue sfilate erano come delle rappresentazioni teatrali in cui gli abiti prendevano forma e colore, una continua sperimentazione in cui si fondevano tradizione e modernità, tecnologia e artigianalità, realtà e mitologia .          

Il mondo di McQueen è stato documentato dalla fotografa Anne Deniau dal 1997 al 2010, e le immagini dei backstage delle sfilate sono state raccolte in un libro fotografico, prima monografia dedicata allo stilista, intitolato L’Amore non guarda con gli occhi, edito dalla De Agostini e presente nelle librerie dal 22 ottobre. Il titolo del libro nasce da un tatuaggio che l’artista aveva sul braccio, un omaggio a Shakespeare, che  davanti alla curiosità della Deniau, McQueen giustificò come “l’unica  cosa che so per certo”.
L’Amore non guarda con gli occhi, con le immagini del dietro le quinte delle ultime 26 sfilate, diventa un mezzo importante per conoscere tutta la genialità e l’inventiva dello stilista ma, allo stesso tempo, anche la fragilità di un animo estremamente sensibile.   
                                                                             

E’ TORNATO L’HULA HOOP


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La comodità non è il suo forte ma sicuramente non è un oggetto che passa inosservato. Di cosa stiamo parlando? Dell’accessorio più grande e stravagante della sfilata parigina di Chanel Primavera Estate 2013: la borsa “Hula Hoop”, il cui telaio è composta appunto da due hula hoop a dimensione naturale. La limitata praticità dell’oggetto si è manifestata durante la sfilata stessa, quando, passando sotto un condotto di aerazione la borsa era in procinto di prendere il volo anche sotto la resistenza della modella che l’indossava. Dopo la sfilata Karl Lagerfeld ha giustificato la sua creatura dicendo:” è per la spiaggia, c’è bisogno di spazio per l’asciugamano… e si può mettere sulla sabbia e appoggiarci sopra le cose”.



Sicuramente è un pezzo di design che rimarrà negli annali della maison Chanel, ma mi solleva il fatto che, durante la stessa sfilata, abbiano proposto una versione della borsa molto più piccola, discreta, glamour e, soprattutto, a prova di mano.

COLLETTO MANIA


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Uno dei protagonisti degli outfit autunnali? Il colletto! Di forme e materiali diversi, da elemento tipico di look rigidi e rigorosi da ufficio diventano sostituti delle collane per impreziosire capi basic.

Molte star come Julia Roberts, Kasia Smutniak, Cristiana Capotondi hanno sfoggiato il colletto in occasioni da red carpet su abiti ladylike, long dress e look più maschili e sobri ( vedi foto).

Ma i colletti staccabili e abbinabili a piacimento sono diventati dei veri e propri gioielli con l’applicazione di pietre preziose. Famoso quello creato da Karl Lagerfeld in occasione del Giubileo della regina Elisabetta con 40 diamanti neri e uno smeraldo da 23 carati circa, la cui vendita sarà devoluta in beneficienza. Fortunatamente ci sono anche versioni più “normali” per noi donne che viviamo nel mondo reale, come quella di glitter di Zara o quella di paillettes lanciata da H&M.
 


 

TESTE CALDE DI IERI E DI OGGI


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Sarà per scaldarci dalle rigide temperature, sarà per nasconderci da sguardi indiscreti, ma  una cosa è certa: qualunque sia il motivo Il cappello a falda larga è il nuovo must di stagione.
Diventato simbolo di fascino e raffinatezza attraverso il cinema, non possiamo non ricordare l’eleganza nell’indossarlo di Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany” . Oppure vi ricordate di Catherine Spaak in “Adulterio all’Italiana”? Per non parlare poi della sensualità di Michelle Pfeiffer in “Scarface”.




 
Di esempi da citare ce ne sarebbero tanti altri, ma la vera musa ispiratrice degli stilisti  è Diane Keaton in” Io ed Annie”, che con ironia sdrammatizza  una versione in feltro del cappello, trasformando un accessorio dal carattere  maschile in un oggetto glamour  ed accattivante, adatto alla donna metropolitana di oggi .
 
Basta notare come le celebrities di oggi ( Ilary Duff,Francesca Inaudi, Nicole Richie ) lo hanno proposto, (persino delle volte a sproposito) in occasioni ufficiali… Sarà per calmare i troppi grilli per la testa?
 


 
 
 

SCARPE FA RIMA CON ARTE


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Scarpe: croce e delizia di noi donne. Lo sa bene SWAROVSKI

ELEMENTS che ha invitato tredici

designer più o meno famosi nel progetto SPARKLING CONTRAST.

Ogni stilista ( tra i quali Alejandro Ingelmo, Casadei, Repetto,

Rupert Sanderson )  ha ideato due paia di calzature contrastanti e

complementari con il comune denominatore di una miriade di

scintillanti cristalli Swarovski.

Il risultato? Un’infinità di luci e colori passando da tacchi

vertiginosi a mocassini, da design futuristici a forme più

tradizionali, da geometrie forti a linee semplici.

La collezione sarà disponibile in primavera, ma a Natale presso la

Rinascente Duomo di Milano

potremmo averle già a disposizione in anteprima esclusiva.








 


 

NEW HIPPY o QUASI...


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Avevo trovato su una rivista questa immagine....
e mi era piaciuta particolarmente...


Bhé, io grazie ai miei amici di SOS VINTAGE  e, prendendo ispirazione dal look precedente, mi son vestita così......

 



Voglia di maglia


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Sbirciando le  vetrine dei negozi appena allestite  e sfogliando le riviste di moda del periodo, ho notato un ritorno alla maglia lavorata , di solito a manica a tre quarti e lunga fino alla vita. Ecco degli esempi..






Bhè qualche settimana prima di essermi accorta di questa nuova "voglia di maglia", io avevo acquistato al mio mercatino vintage di fiducia - SOS VINTAGE - una maglia molto interessante  e l'ho indossata così....




Carina vero? Eh eh .... stavolta ho proprio precorso i tempi.......
Visto il caldo di questi giorni l'ho abbinata a degli shorts ... ma è un capo molto versatile , ad hoc sia con jeans che con gonne .. a voi la scelta!!!!

MIDNIGHT IN PARIS - recensione


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Midnight in Paris è un film scritto e diretto da Woody Allen nel 2011. Presentato in anteprima a Cannes, si è aggiudicato un Oscar meritatissimo per la sceneggiatura. Il regista è tornato ai tempi d'oro di Manhattan e si vede ... stavolta però è l'Europa a far perdere la testa al suo protagonista sognando gli anni 20 nei caffè di Parigi..
Nel plot c'è infatti ancora uno sceneggiatore in gloria ad Hollywood: Gil ( Owen Wilson ) che insieme alla sua compagna decide di trascorrere un pò di tempo a Parigi... magari in cerca di ispirazione per scrivere un romanzo ... ma Gil è un sognatore, ama bagnarsi sotto la pioggia di notte  e gli artisti degli anni 20... la sua ragazza invece è pragmatica, non vuole che il suo uomo si distragga, alzi la testa, si metta a sognare... meglio gli incassi sicuri di Hollywood e i loro rigidi dettami... certo è che alla fine Gil si mette in testa di vagare per le vie della capitale francese alla ricerca di un quid, di una fonte della giovinezza che gli permetta di scrivere liberamente ciò che sente..


Ma arriva l'elemento destabilizzante delle sue rarefatte certezze... un auto d'epoca gli si accosta ed uno sparuto gruppetto al suo interno lo invita ad unirsi nientemeno che in un viaggio a ritroso verso gli anni 20 ed è proprio lì che incontrerà personaggi della statura di Picasso, Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, Cole Porter.... ed infine ancora l'amore e l'invaghimento per la ragazza già di Picasso e di Modigliani con cui intrattiene disquisizioni sull'arte e sulla seduzione. Il ritorno alla realtà quotidiana e i suoi racconti onirici e artistici non trovano l'attenzione della sempre più patetica fidanzata che non comprende affatto quanto di fantastico stia accadendo al fidanzato.
Gil smania ogni notte il ritorno al suo sogno sempre meno rarefatto e più nitido fino a quando Adriana , la ragazza degli anni 20, subisce allo stesso modo il fascino per un'epoca precedente : la Belle Epoque!!
Ora il meccanismo della narrazione quantifica quanto entrambi, Gil ed Adriana , si pongano in maniera pessimista verso il loro quotidiano demonizzandolo e banalizzandolo più che mai..
Allen ci mostra la sua riflessione romantica e concreta sull'impossibilità di fuga per spiegarci come sia meglio vivere il presente comunque, lasciando così una via di speranza e una proiezione positiva verso il futuro... Gil infatti comprende che il desidero di fuga  non è più così necessario quando prende coscienza sul da farsi : lasciare la sua fidanzata del presente e del passato. Una volta trovatosi a riflettere sulla Senna si imbatterà


anche in una ragazza conosciuta ad un mercatino che scoprirà avere le sue stesse passioni ( come camminare sotto la pioggia ) che alla fine gli farà accettare con gioia la speranza del presente e probabilmente di una nuova storia d'amore...

                                                                       di ANDREA SPADA

Tornano gli Anni Ruggenti


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Le ultime collezioni primavera estate rappresentano il trionfo dello stile anni '20: abiti geometrici con linee dritte a vita bassa arricchite da frange, piume, perline, borse a tracolla, scarpette da charleston...





Avevo già avvertito da qualche tempo questa voglia di rivivere gli  "anni ruggenti" tant'è vero che circa due anni fa sono stata colpita da questo abito di Promod



Il look femminile degli anni '20 rappresentò ai tempi una vera rivoluzione: si affermò infatti l'androgino stile alla garçonne: caschetti corti, cappelli a cloche aderenti e vestiti a vita bassa con la gonna al ginocchio senza alcuna enfasi sul seno o sul punto vita.




L'estrema semplicità dell'abito veniva integrato da decorazioni e  accessori scintillanti


                              




La moda del tempo era la rappresentazione di un atteggiamento irriverente e beffardo nei confronti della società, una giocosa voglia di trasgressione che nelle donne si rese più evidente esibendo la propria emancipazione bevendo, fumando , ballando ( le donne diventarono FLAPPERS )....





      









Il cinema ha rappresentato spesso gli anni del primo dopoguerra..







Ma ritengo che il recente film " Midnight in Paris" del 2011 diretto da Woody Allen, disegni con leggerezza una cornice quasi magica dello spirito artistico e stilistico degli "anni ruggenti"










Ed ora  lascio una recensione del film scritta da una persona che ne sa molto sull'arte cinematografica, e che spero continuerà a collaborare con me in questo progetto.